Nel boom dell’edilizia da bonus mai così tante le multe del servizio di prevenzione dell’Ausl di Piacenza: 206 in 218 ispezioni

Cantieri edili sicuri ma a suon di controlli e di sanzioni. Verrebbe da dire così a sentire il report dell’Azienda Ausl. A fine 2022, secondo la previsione, le multe comminate dal Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl saranno triplicate rispetto ad un normale anno pre Covid. Il bilancio dei primi nove mesi del 2022 parla di 218 cantieri edili controllati e di 206 sanzioni comminate. Un numero molto elevato, anche se va considerato come alle multe vengano sottoposte le aziende che si trovano ad operare nel cantiere e come queste in media siano dalle due alle tre. Dunque i cantieri trovati non in regola sono meno rispetto al totale dei verbali.

«Ci troviamo in un periodo storico di un certo tipo – osserva Giuseppe Sergi, responsabile dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro del Dipartimento di sanità Pubblica dell’Ausl – e con l’esplosione dei bonus per l’edilizia abbiamo riscontrato un aumento notevole delle notifiche preliminari di apertura dei cantieri. Questo ha comportato la necessità di rivedere la nostra organizzazione di controllo, aumentando le ispezioni nel settore delle costruzioni».

Ricordiamo che l’Ausl è l’istituzione deputata a verificare la sicurezza nell’edilizia assieme all’Ispettorato del lavoro.

Le sanzioni sono state comminate perlopiù per la mancanza di misure di prevenzione, soprattutto contro la caduta dall’alto (ponteggi non protetti), oppure per l’inosservanza di misure organizzative procedurali.

L’importo delle sanzioni è rilevante, anche se ancora l’Ausl non ha un report diversificato tra settori d’intervento. E’ comunque significativo sapere che, nel primo semestre dell’anno, l’importo complessivo è di circa 240 mila euro, derivante, nella stragrande maggioranza, da verbali comminati nel settore dell’edilizia.

« Dopo l’esplosione del 110 per cento – osserva Sergi – le aziende non dico che siano quasi raddoppiate, ma ci andiamo vicino. Così, accanto a quelle con una loro storia consolidata, ce ne sono altre che possono non avere competenze e numeri adeguati. E’ importante che i cittadini sappiano che, se chiamano qualcuno, devono esigere tutta la documentazione necessaria; diversamente, come è capitato, incorrono anche loro nei verbali».

L’occasione per fare il punto sulla sicurezza nei cantieri è, come si legge a fianco, l’incontro di sensibilizzazione e informazione organizzato dalla Cna per i propri iscritti nel settore costruzioni.

Tanti controlli e verifiche, uniti alla sensibilizzazione e all’alto senso di responsabilità delle aziende, fanno sì che la situazione infortunistica dell’Emilia ovest sia più rosea rispetto alla Lombardia, al Veneto, al Piemonte. «Gli infortuni gravi in edilizia nel Piacentino, dall’inizio dell’anno si contano sulle dita di una mano» osserva Marco De Marzo, tecnico Ausl dell’Unità Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro , che evidenzia anche come lo sforzo ispettivo sul territorio nel 2022 sia stato enorme, anche se poi la presenza oggettiva si è rivelata minima rispetto al numero effettivo dei cantieri.

L’improvvisazione, come accennato, è una delle criticità maggiori osservate dagli ispettori. Giardinieri che nel giro di due mesi si sono trasformati in imprenditori edili, oppure iscrizioni alla Camera di commercio di imprese che sono formate da uno o due lavoratori e che di fatto imprese vere e proprie non sono. «Sono lavoratori autonomi – osserva De Marzo – che operano perlopiù in un ruolo subordinato, senza struttura o attrezzatura. In molti casi neppure le competenze».

Libertà 05/11/2022