LE COMUNITA’ ENERGETICHE PER IL MONDO PRODUTTIVO ILLUSTRATE IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DA CNA – Energie da fonti rinnovabili, autoproduzione, riduzione delle immissioni, sostenibilità e innovazione tecnologica. Sono i temi principali che hanno caratterizzato l’incontro dal titolo “Transizione 5.0 e comunità energetiche: quali prospettive e agevolazioni possibili?”, organizzato da Cna Piacenza in collaborazione con Iren. Un incontro introdotto dal Direttore dell’associazione di categoria piacentina, Enrica Gambazza, e che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori l’ingegner Stefano Ricciardi (“Comunità energetiche: nuovi meccanismi di fruizione dell’energia”), l’avv. Silvia Romanini (“Le Cer e il loro atto costitutivo: possibili tipologie e qualifiche”), la dott. Barbara Villaggi (“Il piano di transizione 5.0: agevolazioni e possibilità di investimento”), la dott. Silvia Silano e la dott. Emanuela Guarino (“L’energia per le nostre imprese: fotovoltaico, comunità energetiche e altre configurazioni di autoconsumo”).
“Le comunità energetiche – ha evidenziato Ricciardi – rappresentano un’ottima for-ma d’investimento per il mondo produttivo perché forniscono benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile, con la possibilità di immettere in rete le eccedenze energetiche. La normativa prevede incentivi in conto esercizio e in conto capitale con tariffe premio, ma solo per impianti di nuova costruzione con una potenza massima di 1 MW”. Incentivi e agevolazioni fiscali per impianti di nuova costruzione con il vincolo di costituire la comunità energetica, come specificato dall’avv. Romanini, in una delle forme giuridiche previste dall’attuale normativa: associazioni, fondazioni di partecipazione, società lucrativa o società cooperativa non a mutualità prevalente. Risparmi energetici ed economici in un’ottica green, quindi, ma anche l’orientamento ad innovare e ammodernare i processi produttivi per diminuire i consumi energetici. “Lo prevede il Piano di transizione 5.0 – ha precisato Barbara Villaggi – con contributi nazionali complessivi di 6,4 miliardi di euro. La misura supporta il passaggio dei processi produttivi a un modello energetico efficiente, sostenibile e basato su energie rinnovabili. Le impre-se che investono in attività digitali, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e for-mazione del personale possono beneficiare di un credito d’imposta legato alla riduzione del consumo di energia finale o al risparmio energetico nei processi grazie agli investi-menti in attività digitali. La Regione Emilia Romagna ha inoltre uno speciale Fondo Energia riservato alle aziende che non possono usufruire del Piano di transizione 5.0”.
L’incontro si è concluso con la presentazione – da parte di Silvia Silano ed Emanuela Guarino – di alcuni case history e del format utilizzato da Iren per l’ideazione, progettazione e realizzazione di comunità energetiche.
Piacenzasera