Ma si faccia chiarezza al più presto sul futuro e sull’accorpamento: richiesto incontro con la Regione al più presto 

Progetti per l’inserimento di specifiche figure professionali con l’obiettivo di innovare l’organizzazione d’impresa e del lavoro, garantendo l’introduzione di processi di e-commerce, di marketing e di nuove figure per l’innovazione. Progetti mirati a dare impulso alle aziende, accompagnandole verso nuove prospettive in questo delicato momento: ricorso al digitale, avvio e potenziamento di processi di e-commerce e business on line,  adozione di nuove strategie di marketing, di comunicazione e promozione, partecipazione ad incontri B2B ed eventi (virtuali o in presenza).

Ed ancora: partecipazione a fiere internazionali, sia in Italia sia all’estero (virtuali o in presenza), realizzazione o aggiornamento dei siti web e utilizzo dei canali social. Prosecuzione dei sostegni alla sicurezza in azienda ed alla prevenzione nella diffusione del Covid-19, adattando le caratteristiche del bando alle esigenze delle imprese. Definizione di un progetto strategico da condividere con le associazioni di categoria e con le istituzioni, in particolare con il Comune di Piacenza, al fine di sostenere le attività commerciali, nell’ottica di un potenziamento delle imprese di un settore pesantemente colpito dalla normativa sulla prevenzione dal coronavirus.

Questi alcuni degli obiettivi strategici annunciati dal presidente della Camera di Commercio di Piacenza, Filippo Cella nel corso della seduta del consiglio camerale svoltasi in web conference, un piano economico di circa 400mila euro interamente a favore delle imprese di tutti i settori economici, da calare immediatamente sul territorio piacentino. «Un piccolo bazooka  – lo ha chiamato Cella –  da mettere in circolo immediatamente, grazie ad un accantonamento da 100mila euro e ai fondi residuali di tre bandi del 2020: quello promozionale generale, che ha portato un risparmio di 84mila euro circa, a cui si aggiungeranno, plausibilmente, altri 10mila euro in quanto un soggetto beneficiario ha dichiarato l’impossibilità a procedere nel progetto nell’anno in corso.

C’è poi il risparmio di 179mila euro dal “bando ripresa in sicurezza” che distribuiva contributi sull’acquisto di dispositivi anti-Covid; quindi circa 21mila euro dal “bando formazione e lavoro. Il contributo massimo non deve essere simbolico, ma coprire almeno il 50-60% degli investimenti”. Ma su tutti i progetti aleggia la spada di Damocle dell’accorpamento della Camera di Commercio di Piacenza con quelle di Reggio e Parma. «Il termine ultimo è il 30 novembre – ha ricordato Cella -, dopodiché in teoria vi sono 30 giorni prima che i nostri organi decadano, come del resto è già avvenuto nelle altre due città, e venga nominato un commissario, anche se, a quanto risulta, (come ha confermato Claudio Pasini, Segretario Generale di Unioncamere Emilia-Romagna, intervenuto nella seduta consigliare), il sistema camerale regionale ha sollecitato un incontro con la massima urgenza con la Regione, tenuto conto della situazione di grande crisi economica ed emergenza sanitaria che impone alle Camere di commercio di essere legittimate ad intervenire sui territori di rispettiva pertinenza, assicurando quindi la massima operatività agli enti».

Il Piacenza 30/10/2020