La società è infatti cambiata,generalmente entrambi i genitori lavorano,anche se il diritto al lavoro non è sempre garantito, e questo per molte famiglie oggi è il problema fondamentale.

Certamente il minor tempo a disposizione della famiglia è un dato oggettivo e può diventare un problema se non si riesce a compensare questa mancanza con una disponibilità all’ascolto e una comunicazione affettiva importante.

Tra i tanti diritti e doveri dei genitori vi è quello dell’educazione, educazione ai sentimenti e ai valori in un percorso di crescita dei figli che li faccia diventare persone adulte,responsabili, preparate ad affrontare il difficile percorso della vita.Per i figli i genitori sono certamente i maestri naturali, un compito molto difficile soprattutto nel contesto dell’attuale società ed in un momento di grave crisi economica e di valori.

 Personalmente fatico molto a conciliare i ritmi intensi e frenetici del mio lavoro,un lavoro di responsabilità che mi piace molto, con l’educazione e l’attenzione verso i miei figli.

I miei figli sono due gemelli,Alberto e Giulia,dell’età di 14 anni che han- L no sempre condiviso con me le fatiche familiari di un genitore separato, molto impegnato a livello professionale e con grandi responsabilità rispetto alla loro crescita. Con loro ho sempre cercato un dialogo franco,ovviamente secondo quella che era la loro età e possibilità di interazione. Quello attuale è peraltro il momento forse più impegnativo: i miei figli attraversano una fase di cambiamento e maturazione nella quale il confronto ed il dialogo hanno assunto diversa rilevanza rispetto al passato, con piccole ribellioni e contestazioni.

Il confronto in famiglia, a tratti anche duro,fa parte del percorso di crescita, un percorso che non riguarda solo i figli ma che vede i genitori coinvolti in questo processo di cambiamento. Peraltro la mia esperienza di genitore mi ha portato a valorizzare il dialogo con i figli e a credere che sia indispensabile condividere le esperienze, anche quelle negative.

Nonostante le difficoltà quotidiane sono convinta che l’amore sia il valore più importante da comunicare ai figli, in modo che non debbano mai sentirsi soli o non amati. Amarli vuol dire anche chiedere loro sacrifici o comprensione e soprattutto dare loro strumenti per poterli rendere forti ed affrontare le situazioni anche fuori dal contesto familiare.

Oggi le Istituzioni faticano a sostenere la famiglia,soprattutto in un momento dove le risorse economiche sono sempre minori.Penso alla scuola: il diritto all’istruzione è sancito dalla Costituzione ma negli ultimi anni il nostro Paese vi ha investito sempre meno risorse. Le ultime riforme della scuola hanno portato di fatto a minori contenuti in termini di offerta formativa, questo principalmente per esigenze di tipo economico; ma un Paese che non è in grado di sostenere maggiori investimenti a favore dei giovani e di una scuola migliore, a mio parere, è un Paese miope non in grado di costruire il proprio futuro.

Il futuro,invece andrebbe costruito partendo proprio da loro,dai giovani, che oggi anche dopo la laurea non hanno prospettive di inserimento nel mondo del lavoro e pertanto non hanno la possibilità di essere indipendenti e di fare scelte in autonomia.

La famiglia oggi è l’istituzione che sopperisce a questa mancanza:ma fino a quando?

Libertà 24/10/2012