incontro pensioniIn una società globale in cui l’aspettativa di vita media continua ad aumentare, l’Italia si configura come uno dei Paesi con il più alto numero di over 65. Secondo le ultime stime dell’Inps, nel 2019 il 33% dei nostri connazionali sarà in pensione, anche se l’età per raggiungere questo traguardo, dopo l’entrata in vigore della cosiddetta Legge Fornero, continua a spostarsi sempre più in avanti. Ma il reddito pensionistico, per chi potrà beneficiarne, sarà sufficiente per garantire agli ex lavoratori lo stesso tenore di vita? E proprio questa domanda ha rappresentato il filo conduttore dell’incontro promosso da CNA Piacenza, in collaborazione con Banca Generali, dal titolo “2060: Ritorno al futuro. Lotta per le pensioni quando il mondo sarà degli Over 65”. “L’incontro di oggi – hanno sottolineato il Presidente provinciale di CNA, Giovanni Rivaro-li e il Direttore Enrica Gambazza – rientra in un più ampio progetto di Educazione finanziaria che la nostra Associazione sta portando avanti già da tempo, sul territorio, a favore di artigiani e piccoli e medi imprenditori. Si tratta di importanti momenti informativi con cui cerchiamo di aiutare i nostri associati ad affrontare, con più strumenti e con maggiori co-noscenze, le varie problematiche legate alla loro attività d’impresa”. “Oggi in Italia – ha detto il dott. Giancarlo Gerosa, relatore dell’incontro insieme alla dott. Laura Dieci, di Banca Generali – due pensionati su tre percepiscono meno di 750 euro al mese, e una recente indagine giornalistica ha indicato il 2030 come l’anno in cui potreb-be non essere più garantito il regolare pagamento delle pensioni nel nostro Paese, da tempo alle prese con un eccessivo debito pubblico e con la crescita rallentata del Pil. Un problema diffuso un po’ a tutte le latitudini, che in diversi Paesi, e non solo europei, è stato affrontato, e in buona parte risolto, attraverso il sistema di integrazione pensionistica. Gli italiani, però, da una recente indagine realizzata da Citywire, dimostrano di conoscere ancora poco i Fondi pensione e gli altri strumenti finanziari di integrazione come i Piani individuali pensionistici, i Piani di accumulo, le Gestioni separate, e addirittura di non pensare alle incognite, attuali e future, del sistema pensionistico italiano”.

CNA Ufficio Stampa 20/04/2018