Anche le micro e piccole imprese puntano sull’export per crescere e sconfiggere la crisi economico-finanziaria che continua a farsi sentire. E’ il dato che emerge da un’indagine realizzata dalla CNA Nazionale su un campione di oltre 600 micro e piccole imprese associate, indagine basata principalmente sull’accordo di libero scambio in corso di negoziato tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti.

“Sono soddisfatto – precisa il presidente provinciale di CNA, Dario Costantini – per il lavoro che stiamo compiendo a livello nazionale; i dati, preziosi, che periodicamente ci vengono forniti dal nostro Centro studi sono un valore aggiunto della tessera associativa che ci permettono di conoscere meglio le nostre imprese e tarare di conseguenza le nostre politiche di azione a livello locale. Nello specifico, uno dei progetti organizzati da CNA Piacenza per l’EXPO 2015 è appunto il Columbus Day che ha, tra i propri obiettivi, lo sviluppo delle relazioni con il continente americano per mettere ulteriormente in luce il fascino del Made in Italy, la cui culla è indubbiamente l’impresa italiana di piccole dimensioni”.

L’indagine è servita anche a sfatare alcuni luoghi comuni, a cominciare dalla scarsa propensione all’export delle piccole imprese: l’82% delle aziende esportatrici del campione, infatti, vende i propri prodotti oltre i confini europei mentre il 76,2% delle piccole imprese che esportano negli Usa opera dei settori tipici del made in Italy. Il 55% delle imprese che già vendono negli Usa ritiene che i dazi elevati e le barriere non tariffarie restrittive costituiscano la principale difficoltà alla loro presenza nel mercato d’oltre Oceano; a tal proposito, più del 45% delle PMI non esportatrici e il 50% di quelle già presenti negli Usa ritiene che il negoziato attualmente in corso porterà benefici alla propria attività, anche se il 90% del campione ritiene insufficienti le informazioni relative a questo importante accordo commerciale.

“Questo accordo attualmente in corso tra Unione Europea e Stati Uniti – sottolinea il direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza – rappresenta un concreto tentativo per aiutare le imprese a ripartire, un provvedimento che, sicuramente, gioverà anche a tutto il nostro Paese. I dati più recenti mostrano una piccola inversione di tendenza grazie alla leggera crescita dell’occupazione e di alcuni importanti comparti imprenditoriali; CNA si è sempre battuta per far ripartire il sistema produttivo italiano e credo che importanti provvedimenti come questo nuovo accordo di libero scambio siano anche il frutto del nostro impegno e del nostro lavoro”.

Piacenzasera 06/03/2015