La riapertura anticipata a me sembra una buona notizia». Lo dichiara senza incertezze Enrica Gambazza, direttrice di Cna Piacenza che in questi giorni sta cercando di chiarire i dubbi e le incertezze in cui è precipitato il settore di parrucchieri e estetisti dopo le voci sull’apertura anticipata al 18 maggio anziché il primo giugno. «Capisco chiaramente i timori dei lavoratori che, a distanza di una manciata di giorni, si trovano senza informazioni certe – va avanti la direttrice Gambazza – ma da parte nostra stiamo cercando di fare il più possibile per dare delle indicazioni utili e chiare». Ieri pomeriggio intanto è arrivata la conferma da parte della Regione Emilia Romagna: da lunedì 18 maggio dovrebbero (il condizionale è d’obbligo dato che tutto si gioca sul numero dei contagi dei prossimi giorni, ndc) effettivamente riaprire tutti, negozi, bar, ristoranti, mercati, tatuatori e anche loro, i parrucchieri e gli estetisti di cui una buona fetta d’Italia ha sentito tanto la mancanza. Perché se il coronavirus ha trasformato tutti in apprendisti panificatori, quando c’è la districarsi con una tinta i nodi vengono tutti al pettine, è il caso di dirlo.

“A fine aprile i rappresentanti di CNA e Confartigianato hanno incontrato l’Assessore alle sviluppo economico e al lavoro Vincenzo Colla – spiega Gambazza – lo scopo dell’incontro è stato quello di favorire una riapertura anticipata, mettendo al centro la sicurezza di operatori e clienti”.

A essere approntato è stato un protocollo di sicurezza, la cui stesura ha visto coinvolti anche i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e che di fatto si basa su tre principi da rispettare: igienizzazione, dispositivi di sicurezza e distanziamento.

Sono queste le parole d’ordine che accompagneranno la ripresa delle attività a partire prossima settimana: ” Come CNA abbiamo cercato di dare delle indicazioni utili – va avanti la direttice – in questo momento la voglia di ripartire con le attività dopo quasi tre mesi di chiusura c’era. La questione è che, come molte cose in questo periodo, tutto sia stato fatto un po’ di corsa: questo crea dei disagi, delle preoccupazioni. Personalmente capisco i timori del settore che si trova a una manciata di giorni dalla riapertura senza delle notizie e delle direttive certe su cosa fare e come farlo: ma, nonostrante questo, la riapertura anticipata al 18 maggio mi sembra una notizia positiva. Come Cna abbiamo cercato di essere vicini alle nostre imprese, ma soprattutto di essere concretamente utili; di dare delle informazioni chiare, delle linee guida in modo che nessuno si senta impreparato di fronte alla riapertura”.

Libertà 13/05/2020