Novità all’orizzonte, per imprenditori e artigiani, per la gestione dei rifiuti derivanti o relativi alle attività produttive. Il Decreto Legislativo 152 del 2006 ha infatti introdotto un’importante novità rappresentata dal RENTRI, acronimo del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, regolamentato dal Decreto Ministeriale 59 del 2023 che detta appunto le norme per l’organizzazione e il funzionamento del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. Tema che anche nella nostra provincia interessa un’ampia platea di attività produttive, a cui CNA Piacenza ha voluto dedicare un incontro informativo e di approfondimento svoltosi ieri pomeriggio.

 Aperto dai saluti del Direttore, Enrica Gambazza – che ha ricordato l’attività di supporto tecnico e informativo svolta dall’Associazione proprio in quest’ambito a favore di artigiani e piccoli e medi imprenditori – e dall’intervento introduttivo di Giorgia Morelli, Responsabile dell’Ufficio Sicurezza e Ambiente di CNA Piacenza, l’incontro è stato animato dalla relazione del dott. Giovanni Saglia, Responsabile della sede di Fidenza di Arpae, l’Agenzia regionale per l’ambiente e l’energia della regione Emilia Romagna. “Il Decreto 29 del 2023 – ha precisato Saglia – specifica che i soggetti obbligati all’iscrizione al Rentri sono gli Enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi, gli Enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, i commercianti e gli intermediari di rifiuti pericolosi senza detenzione, i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipi di rifiuti e le imprese e gli Enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi con più di dieci dipendenti per rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni artigianali o industriali, attività di recupero e smaltimento rifiuti, dal trattamento di rifiuti prodotti dal trattamento delle acque reflue o da abbattimento dei fumi”.

Durante l’incontro sono state evidenziate anche le modalità di iscrizione e di accesso al portale Rentri, “attuabili soltanto – ha aggiunto Saglia – mediante autenticazione tramite Spid, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, al fine di acquisire l’identità digitale del soggetto che accede al portale. Il nuovo sistema digitale modifica il procedimento per l’assolvimento degli adempimenti già previsti, come l’emissione dei formulari di identificazione e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico dei rifiuti.  Il 15 dicembre 2024 parte l’iscrizione al Rentri e dal 13 febbraio 2025 entreranno in vigore i nuovi modelli di Registro di carico e scarico rifiuti e dei formulari FIR di identificazione dei rifiuti. Gli operatori che non sono tenuti a iscriversi al Rentri, entro il 13 febbraio 2025 dovranno vidimare presso le Camere di Commercio il format di registro cronologico di carico e scarico, prima di procedere alla prima annotazione su tale registro e quindi anche dopo la scadenza del 13 febbraio 2025”.

L’incontro si è chiuso con un monumento di dibattito e di approfondimento, anche con casi pratici, degli attualissimi temi trattati.

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