“È fondamentale confermare il contenuto del decreto interministeriale sul riconoscimento degli investimenti effettuati dalle attuali imprese balneari. Un provvedimento equilibrato con i principi comunitari e che tiene conto del valore apportato al turismo nazionale da 30mila piccole imprese del settore”. Lo si legge in una nota di CNA Balneari relativa alla lettera che lo scorso 7 luglio la Commissione europea ha inviato al nostro governo sulla questione delle concessioni balneari nella quale le istituzioni Ue continuano ad avere una posizione aprioristicamente penalizzante rispetto alle piccole imprese familiari.


