Alla guida di tre realtà aziendali (servizi ai trasporti), vice presidente di Cna e motore del Comitato femminile in Camera di commercio

Tenace, coraggiosa fino alla fine, innamorata della vita, generosa e capace di infondere energia a chiunque le fosse intorno, schiva dei riflettori. Sarà questa mattina nella collegiata di Castellarquato, di dove è originaria la famiglia, l’ultimo saluto a Laura Lusignani, che definire imprenditrice adesso rischia di apparire quasi riduttivo. Se n’è andata a soli 59 anni Laura, con tutta la sua forza e il mare inesauribile di idee che aveva ancora da destinare al prossimo, strappata alla vita terrena da una malattia. Era il 6 giugno scorso quando Laura aveva corso quella che sarebbe stata la sua ultima gara di nuoto alla Vittorino, il trofeo sociale 50 Stile, con la squadra “Master”. Cultrice del nuoto, ma intanto era diventata giudice di gara per nuoto, pallanuoto e salvamento, perché lei andava sempre fino in profondità, nulla era per caso o per gioco.
E ad agosto, poco più di due mesi fa, quando ormai nessuno più coltivava nel cuore la speranza di vederla arrivare a Bobbio, lei a metà concerto era salita sul palco insieme agli amici del coro Spirit Gospel Choir e, con un turbante sul capo, aveva cantato, e ancora cantato, irradiando luce in quella nottata caldissima e inebriante della Valtrebbia.
Il curriculum di Laura è sterminato, sia nell’ambito professionale che in quello associazionistico.
Sua la carica di vice presidente della società Cav srl di cui è sempre stata direttrice finanziaria e anima gestionale. Cav srl, costituita nel 1992, nasce come consorzio di autotrasporti, ma grazie all’imprenditrice piacentina diventa una società logistica nel settore dei trasporti cemento e materiali
sfusi tra le più importanti a livello nazionale. Sempre fino a oggi Lusignani è stata presidente di LusitransporT, la società di famiglia.
Dopo aver studiato a Londra ed essersi specializzata in lingue, ha lavorato e vissuto a Bologna dal 1986 al 1992. Rientrata a Piacenza, è diventata imprenditrice a tutti gli effetti costituendo nel 1992 con il socio Achille Carzaniga l’Automation consulting srl, una società di servizi, innovativa
e multidisciplinare che si occupa tuttora di progettazione, servizi gestionali, traduzioni e interpretariato.
Il cordoglio composto ma immenso per la sua scomparsa attraversa dritto nel cuore la Cna di Piacenza, di cui era oggi vice presidente al suo secondo mandato.
Cordoglio e commozione che lasciano trasparire la direttrice Enrica Gambazza e il presidente Giovanni Rivaroli, così come piangono Laura le amiche e colleghe del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio.
Federica Bussandri, attuale presidente del Comitato, ha ricordato «l’amica e la collega», figura carismatica per il gruppo e con uno sguardo speciale rivolto al fare impresa delle donne. “Ci siamo promesse di essere connesse always and forever”, ha scritto nel necrologio l’amica Federica a “Lauretta”, «e le sue parole saranno una spinta a proseguire nel suo tracciato». Dolore e cordoglio inesauribili tra gli amici dello Spirit Choir, diretto da Andrea Zermani: «La caratteristica più spiccata in Laura – hanno fatto sapere dal gruppo – è sempre stato il suo entusiasmo che si percepiva non appena
iniziava a travolgerti parlando di ciò che più le stava a cuore, entusiasmo che trasmetteva in tutto ciò che riguardava la musica in generale e il coro in cui cantava da sempre in particolare. Nonostante l’intensità e l’abnegazione per il suo lavoro, ha sempre trovato negli anni il tempo per venire al coro con costanza e dedizione.
Che fossero le prove, i concerti o i workshop, la sua presenza è sempre stata costante e sentita.
Credeva moltissimo nel potere della musica. Dotata di uno sguardo limpido sulle cose, sulle persone e sul mondo, era del tutto priva di malizia, riuscendo a volgere ogni esperienza in un insegnamento per sé e per gli altri, infondendo su tutti noi la sua fiducia e positività». Laura non solo
cantava per passione, ma credeva fortemente nel canto come strumento di benessere profondo, tanto che era diventata cantoterapista “Voce del cuore” nel 2019 . Era socia fondatrice dell’associazione L’InCanto di nascere che porta la cantoterapia nel reparto di Neonatologia dell’ospedale
di Piacenza. Quante cose, in un’anima soltanto.

Libertà 11 11 2022