Vi ricordate il noto sondaggio commissionato dal Comune di Piacenza sulla percezione della sicurezza urbana? L’iniziativa, da 38mila euro di spesa, fin da subito aveva ricevuto le critiche da parte dell’opposizione (Lega e Fdi in particolare). Ora si conoscono meglio i dettagli dell’operazione voluta dall’Amministrazione Tarasconi.
La prima parte della ricerca prevedeva la realizzazione di 15 interviste «in profondità» ad istituzioni, organi di rappresentanza, associazioni, portatori di interesse in grado di offrire chiavi di lettura sulla situazione della sicurezza in città, «utili in quanto tali, ma anche ai fini della definizione del questionario da somministrare ai piacentini». La società che si occupa dell’iniziativa, “Poleis”, di Ferrara, ha individuato 58 realtà, delle quali 24 da consultare prioritariamente (con interviste “faccia a faccia”), mentre gli altri in forma scritta.
Però, dei 24 soggetti considerati prioritari, solo 13 hanno accettato di partecipare. Gli altri si sono rifiutati. E complessivamente sono state portate a termine solo 16 interviste, di cui 4 in forma scritta. Hanno partecipato ai confronti cooperativa Eureka, Caritas, Cna, Unione Commercianti, Uil, Questura, Prefettura, Confapi, Giardini Sonori, Confindustria, il pronto soccorso, Legacoop, educatori di strada, Confesercenti. In forma scritta hanno risposto Croce Rossa, Spazio 2 e l’Associazione Genitori per Piacenza e dovrebbe farlo la Cisl. Nei prossimi giorni dovrebbero essere coinvolti questore e prefetto. Non è dato sapere quali realtà abbiano rifiutato, mentre risulta ancora da organizzare il colloquio con il comando dei carabinieri.
ZANDONELLA: «TARASCONI HA AUMENTATO LE TASSE PER QUESTE SPESE?»
Ha puntato il dito contro l’intera operazione, ad esempio, fin dal principio, Luca Zandonella, consigliere della Lega a Palazzo Mercanti. «A distanza di quattro mesi dall’incarico da ben 38 mila euro – commenta il rappresentante del Carroccio – il lavoro è ancora in alto mare. Metà dei soggetti indicati come prioritari non hanno accettato di partecipare e finora sono state solamente 16 le interviste effettuate. Mentre in città dilaga l’insicurezza con rapine in pieno centro e baby gang composte principalmente da ragazzini stranieri, come appurato dalla recente operazione della polizia – che ci tengo a ringraziare pubblicamente – l’Amministrazione comunale resta ferma immobile sul fronte sicurezza e aspetta un sondaggio da una cooperativa di Ferrara per capire come muoversi. L’aumento delle tasse serviva a finanziare discutibili spese come questa? I piacentini ne avrebbero fatto volentieri a meno».
UN CAMPIONE DI 400 CITTADINI
Poi, l’iniziativa voluta dall’Amministrazione prevede una seconda fase. Si procederà con un questionario ad un campione di 400 cittadini, tramite lo strumento delle interviste telefoniche. Sono stati raccolti i dati demografici necessari alla stratificazione del campione, che sarà rappresentativo della popolazione maggiorenne residente per genere, classe d’età e zona di residenza. Un’attività di campionamento che, secondo il Comune, ha impegnato molto tempo. Ma dovrebbe essere già stata stilata una prima bozza del questionario, che sarà poi «integrata e validata» – così fa sapere l’ente – dall’Amministrazione Tarasconi, prima della somministrazione.
Il Piacenza