La Regione mette a disposizione delle imprese a titolo gratuito 250 mila tamponi rapidi per i dipendenti. Tale misura per il contenimento del contagio e la sicurezza dei lavoratori, è stata concordata con tutte le parti sociali firmatarie del Patto per il Lavoro, fra le quali anche la nostra confederazione.

Questo consentirà alle aziende produttive della regione di procedere allo screening dei dipendenti, su base volontaria, con test antigenici rapidi da effettuarsi tramite i medici competenti all’interno dell’azienda stessa o attraverso le strutture private accreditate Aiop, Anisap e Hesperia Hospital con il coordinamento dei Dipartimenti di Sanità Pubblica (Dsp) e in particolare dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spsal) in collaborazione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp).

L’iniziativa è promossa per tutte le aziende e prioritariamente per attività per cui vi siano indicazioni di maggior probabilità di diffusione del contagio: trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare comprensiva delle assistenti famigliari, aziende con attività in appalto in genere.

Va sottolineato inoltre che la circolare dell’8/1/2021 firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Sanità, ha apportato importanti novità prevedendo che “alle persone che risultano positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico oppure con test molecolare, si applicano le medesime misure contumaciali previste nel caso di test RT-PCR positivo”. Quindi sarà possibile il riconoscimento dello stato di malattia ai lavoratori anche in seguito a positività accertata con il tampone antigenico rapido.

La nuova campagna di screening per individuare all’interno delle aziende produttive, economiche e sociali regionali i positivi al coronavirus anche tramite tamponi rapidi, vede valorizzata la figura del medico competente (il professionista privato nominato dall’azienda per la parte sanitaria), quale punto di riferimento per effettuare i test e gestire le informazioni da inserire nella rete informatica regionale Sole.

In attuazione del protocollo in oggetto si prevede che in caso di esito positivo del test rapido, il medico competente provveda immediatamente a comunicare al lavoratore l’esito del test rapido e contestualmente l’inizio dell’isolamento. Il Dipartimento di Sanità Pubblica (Dsp), estratti i casi positivi dal sistema informativo, procederà, con i relativi provvedimenti, alla formalizzazione delle misure contumaciali con effetti a decorrere dal risultato positivo del test rapido. È, quindi, compito del Medico di medicina generale avviare la malattia. I test rapidi vengono offerti gratuitamente alle aziende, che possono anche acquisirli autonomamente e partecipare comunque allo screening. Il riferimento per le aziende e per il medico del lavoro all’interno dell’azienda nell’effettuazione dei test è il Servizio Psal territorialmente competente. Lo screening si svolge sulla base di una adesione volontaria dell’azienda, del medico competente e del lavoratore. L’obiettivo è quello di intercettare i contagiati prima possibile, visto che il test rapido, con risultato in 15 minuti, può consentire di abbreviare i tempi di attesa del responso, mantenendo un’attendibilità molto alta. In caso di positività si procederà poi al tampone molecolare, per la conferma.

La Regione inoltre ha formalizzato un protocollo d’intesa con Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Anisap (Associazione nazionale istituzioni sanitarie ambulatoriali private) Emilia-Romagna e Hesperia Hospita, che prevede la cessione da parte della Regione a titolo gratuito dei test alle strutture private accreditate afferenti ad Aiop e Anisap. A carico dei datori di lavoro rimarranno soltanto i costi di esecuzione dei tamponi (dai 12 ai 22 euro per test), che saranno effettuati sui dipendenti che lo vorranno nelle strutture private.

Per quanto concerne le procedure per effettuare lo screening nelle aziende si rimanda al documento allegato, invitando comunque le imprese artigiane a privilegiare il primo percorso, che valorizza il ruolo del medico competente come esperto che può accompagnare il datore di lavoro nelle diverse fasi del percorso di screening.

Alleghiamo alla presente i seguenti documenti: