Come affrontare la liberalizzazione? Si dimettono presidente e cda

Riunione sospesa: Sospeso l’incontro della cooperativa che riunisce 26 dei 31 operatori piacentini

La tanto contestata liberalizzazione del governo Monti fa ancora discutere i tassisti piacentini. Ma le tensioni, legate all’inevitabile impatto che le novità potranno avere sulla categoria, ieri pomeriggio hanno infiammato l’assemblea della cooperativa Radiotaxi che riunisce 26 dei 31 operatori di Piacenza. Tanto che il consiglio di amministrazione ha rassegnato le proprie dimissioni: il presidente Patrizio Passilongo e i consiglieri Roberto Cordani e William Maffezzoni hanno deciso di fare un passo indietro, viste le divergenze emerse nel corso dell’acceso confronto.taxisti divisi sulla cura L’assemblea è stata quindi sospesa e aggiornata ai prossimi giorni, quando gli animi si saranno calmati e le idee di tutti saranno più chiare: all’ordine del giorno ci sarà anche la nomina del nuovo cda. «Niente di drammatico – spiega Passilongo – solo un normale passaggio che avviene in tante cooperative: siamo tutti d’accordo sulla necessità di migliorare il servizio, purtroppo le modalità ipotizzate sono differenti tra loro. Una mancanza di unità che ci ha spinto a prendere questa decisione, fermo restando che continueremo a operare per difendere gli interessi della categoria ». «Al di là delle questioni interne, che devono riguardare solo la cooperativa e i suoi iscritti – precisa Stefano Tarlarini di Cna, l’associazione a cui fa capo il Radiotaxi e che ha ospitato la riunione – sono emersi alcuni elementi importanti. Innanzitutto, la ferma contestazione di tutti gli operatori alla liberalizzazione del governo Monti, che appare evidentemente come un modo per colpire gli anelli deboli della catena, senza peraltro portare vantaggi a cittadini e utenti». Detto ciò, i tassisti non potranno sottrarsi alle novità: «Ed è per questo che si sono riuniti – chiarisce Tarlarini – proprio per cercare di pianificare insieme le azioni da compiere per innovare e rinnovarsi. Ovviamente essendo un mestiere a forte valenza individuale, ognuno vede la situazione presente e futura a modo proprio, anche se è già positivo che si inizi a ragionare su come non farsi trovare impreparati». Quali sono i nodi principali? «L’obiettivo di tutti – risponde Tarlarini – è cercare di non farsi schiacciare dalla liberalizzazione, ma non possiamo solo dire dei no: cominciamo a pensare sulle modalità da seguire migliorare il servizio, soprattutto in una città dove la clientela non è numericamente molto alta. Vogliamo parlare anche di regolamento e di tutto quanto possa favorire l’attività, nella prossima assemblea si riprenderanno questi temi per svilupparli a dovere».

Libertà 23/02/2012