Si è tenuto ieri l’incontro in Vescovado con tutte le associazioni in occasione dei 900 anni del Duomo, con l’appello del vescovo e dell’Opera della Cattedrale di Piacenza alle categorie economiche: «Aiutateci a tutelare e conservare il Duomo». II vescovo Adriano Cevolotto e l’Opera della Cattedrale di Piacenza “Domus Justinae”, in occasione dei 900 anni, hanno fatto appello a tutte le categorie economiche piacentine per «tutelare e conservare il Duomo patrimonio religioso, storico e culturale dell’intera Chiesa piacentina e della cittadinanza tutta». E’ così nata l’associazione Amici della Cattedrale che coinvolge direttamente le categorie economiche ma anche soci sostenitori.

Presenti all’incontro con il vescovo Cevolotto, il presidente dell’Opera, Giovanni Struzzola e il direttore dei Beni Culturali e artistici della Diocesi, Manuel Ferrari, e i rappresentati di tutte le categorie economiche. Un lungo elenco, dove per Confindustria erano presenti il presidente Francesco Rolleri e il direttore Luca Groppi , per Confapindustria il presidente Gian Giacomo Ponginibbi e il direttore Andrea Paparo, per Confagricoltura il presidente Filippo Gasparini e il direttore Marco Casagrande, per Confcooperative la direttrice Nicoletta Corvi, per Confesercenti il presidente Nicola Maserati e il direttore Fabrizio Samuelli, per Coldiretti Cinzia Pastorelli, per Cna il presidente Giovanni Rivaroli e il direttore Enrica Gambazza, per Libera Associazione Artigiani il direttore Alberto Bottazzi, per Unione Commercianti Piacenza il direttore Gianluca Barbieri e per Upa Federimpresa il vicepresidente Giancarlo Gerosa. Il vescovo Adriano Cevolotto nel suo intervento introduttivo ha affermato che «il Duomo deve mantenere i segni della storia. Attorno all’evento dei 900 anni stiamo costruendo una serie di iniziative: vogliamo mettere in dialogo la Cattedrale con il territorio. In questo centenario puntiamo sulla valorizzazione di questo grande patrimonio.

E’ un evento di tutti. Novecento anni fa un terremoto aveva compromesso molti edifici della città e la città si unì per la costruzione della Cattedrale. Oggi c’è una analogia con allora. Dopo la pandemia c’è bisogno di ripresa e di richiami simbolici. Allora nella Cattedrale convenivano tutte le categorie del territorio. Ci sono le formelle a testimoniarlo.

Vorremmo che oggi, l’occasione dei 900 anni fosse un modo per rendere partecipe ogni associazione. Abbiamo bisogno di tutti. Vi proponiamo anche un giubileo del lavoro in cattedrale o in piazza per valorizzare tutte le forme produttive ». Giovanni Struzzola, presidente dell’Opera della Cattedrale ha preso la parola per chiedere ai rappresentanti presenti di «provvedere alla Cattedrale come edificio. Servono dai 20 ai 30 mila curo ogni anno per la manutenzione ordinaria del Duomo. La Cattedrale deve essere un bene sostenuto da tutto il territorio. Nasce l’associazione Amici dell’opera con lo scopo di richiamare le origini della Cattedrale costruita grazie alle categorie economiche di allora. Vi chiediamo di partecipare a questo progetto, come soci sostenitori o benemeriti con un sostegno economico per la manutenzione della Cattedrale.

Nel Consiglio saranno presenti i rappresentanti delle categorie. Il Duomo ha bisogno di voi». Manuel Ferrari, direttore dei Beni Culturali e Artistici della Diocesi, ha ricordato che «l’impegno delle categorie nella realizzazione del Duomo di Piacenza è scolpito nella pietra. Sul portale c’è la data: 1121, anno di inizio della costruzione che si concluderà nel 1235. Oggi raccogliamo il testimone di quell’impegno ». In programma dal primo dicembre 200 eventi al servizio della comunità. L’associazione Amici dell’Opera della Cattedrale ha come scopo la, tra l’altro, la valorizzazione e la conservazione dei beni culturali della Cattedrale, in un’ottica di tutela del patrimonio storico e artistico a favore di tutta la cittadinanza. _red.cro.

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