img 31318 46806Si è aperta con i canti della scuola elementare De Gasperi e con un video dedicato ai figli degli associati l’assemblea di CNA Piacenza, giunta quest’anno alla 43esima edizione, al centro Il Samaritano della Caritas. A dare il via agli interventi, il presidente Dario Costantini, che presenta Roberto Franchini, presidente CNA Emilia Romagna costruzioni, il quale ha la doppia responsabilità di lavorare nell’edilizia, settore in forte difficoltà, e nel Modenese, colpito dal terremoto. Tra gli ospiti anche il presidente nazionale di CNA, Ivan Malavasi, in scadenza di mandato. Ma Piacenza come va? Molto male, dice Costantini. “Le nostre aziende piacentine nei primi 6 mesi del 2012 hanno perso il 5 per cento di fatturato. Se prima si fatturava 100, ora si fattura 68. Nel frattempo il credito e’ diminuito, i costi sono aumentati. Tra le telefonate che ricevo, c’è chi mi dice che vuole farla finita, perché i clienti non pagano più e le banche chiudono conti correnti con poche centinaia di euro di scoperto”. “Sono qui a fare sintesi, dice Costantini, di 1300 persone. Il presidente di CNA lamenta poi la morsa del patto di stabilità, “che impedisce ad amministrazioni virtuose come quelle di Piacenza di fare investimenti con ricadute positive sul territorio”.

img 31318 46807“Con il riordino delle province tante aziende a rischio”

– “Le province andavano abolite tutte – ha poi aggiunto Costantini sul recente riordino – ci saremmo aspettati uno snellimento di tutto l’apparato. Non parlateci di Lombardia, se non avete la certezza che la normativa resti la stessa, parlateci invece di deleghe, quelle del lavoro e della formazione. A Piacenza sono tante le aziende che erogano servizi, e che rischiano con il riordino di vedere venire meno non solo il proprio orticello, ma il proprio sostentamento. Quindi non si deve sottovalutare la portata dell’accorpamento. A chi vuole farla finita, ricordo che sono i nostri figli quelli che devono farci andare avanti”.

“18 milioni di euro in cassa, e 2 milioni di debiti con le imprese”

– E’ quanto afferma il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, nel corso dell’assemblea di Cna Piacenza. “Abbiamo stanziato risorse per l’imprenditoria giovanile e femminile, abbiamo spinto sulla semplificazione burocratica – afferma – perché abbiamo avvertito nelle imprese un soffocamento, anche nei rapporti con le altre istituzioni. Fino ad adesso abbiamo mantenuto, come tempi di pagamento nei confronti delle imprese, i 60 giorni, il che è anche una buona tempistica. Stiamo però iniziando a fare fatica a nostra volta: abbiamo in cassa 18 milioni di euro, che non possiamo spendere per i vincoli imposti dal patto di stabilità, e due milioni di euro di debiti nei confronti delle imprese. Il prossimo anno dovremo inventarci qualcosa, con il paradosso del Governo, che dall’altro lato ci impone di pagare le aziende in 30 giorni. Ma forse la razionalità non deve essere una qualità necessaria per chi decide di impegnarsi in politica”.

img 31318 46808“Il debito pubblico nei confronti delle imprese è di 100 miliardi di euro”

– E’ l’affermazione shock di Ivan Malavasi, presidente nazionale di Cna. “Ancora adesso non sappiamo con precisione qual è il debito pubblico nei confronti delle aziende – dice – noi pensavamo ammontasse a 70 miliardi. Poi è cambiato Governo e ministro, e ci è stato detto che l’importo è di 100 miliardi di euro. Ma la cosa grave è che noi non sappiamo quale sia la composizione del debito, e il problema del blocco imposto dal patto di stabilità non può essere risolto dal singolo amministratore, ma dallo Stato. Monti deve andare a trattare su questo tema in Europa, se no non riusciamo a uscirne. Negli ultimi tre mesi (luglio, agosto, settembre) nell’artigianato sono scomparsi 100mila posti di lavoro, nell’assoluta indifferenza”. Quest’anno Cna ha deciso di devolvere l’importo solitamente destinato all’affitto di una sala di prestigio e al buffet rispettivamente alla Caritas e alle popolazioni colpite dal terremoto nel Modenese, consegnate rispettivamente a Franchini e a Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas di Piacenza. Grazie al contributo di Coop Eridana, consegnato da Maurizio Molinelli (presidente anche di Legacoop Piacenza), i fondi destinati al buffet sono stati raddoppiati.

img 31318 46809Comunicato stampa di Cna Piacenza

Si è svolta oggi alla Sala conferenze “Il Samaritano” della Caritas Diocesana la 43^ Assemblea Provinciale della CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa che nel piacentino riunisce circa 1.500 imprese. L’eloquente titolo dell’assise – “Il futuro, la nostra responsabilità” – ha offerto al presidente provinciale Dario Costantini, intervenuto dopo l’esibizione del coro della scuola elementare “Alcide De Gasperi”, lo spunto principale per il suo discorso d’apertura. “Va malissimo in tutti i settori – ha esordito Costantini – con il fatturato delle imprese artigiane piacentine che nei primi sei mesi dell’anno si è ulteriormente ridotto del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011. Qualcuno resiste, qualcuno pensa di chiudere, qualcun altro lo ha già fatto ed altri ancora pensano di delocalizzare in Romania dove si paga solo il 16% di tasse ed i servizi non sono peggiori dell’Italia. C’è anche chi ha seriamente pensato a soluzioni estreme, ma a tutti loro, pur ammettendo le reali difficoltà del momento, dico che bisogna andare avanti pensando ai nostri figli, ai nostri nipoti e a quei giovani che sono il nostro futuro. CNA sta facendo più del possibile per aiutare gli associati e continuerà a farlo, confrontandosi con le istituzioni, aumentando gli stanzia-menti per la nostra cooperativa di garanzia che fa meglio delle banche, studiando soluzioni per l’export e per far crescere la competitività. Ma lo Stato cosa fa? Finora ha aumentato la pressione fiscale e non ha mai ridotto seriamente la spesa pubblica. Le province andavano abolite tutte, così la riforma è poco seria. E la burocrazia continua ad aumentare. I giovani, il nostro futuro, ci danno forza”. Intervento duro e concreto capace di guadagnarsi un’autentica standing ovation, così come tanti applausi sono stati tributati a Roberto Franchini, presidente di CNA Costruzioni Emilia Romagna. img 31318 46814Franchini ha snocciolato i dati delle imprese emiliane messe in ginocchio dal terremoto, ma ha anche illustrato il piano di ricostruzione che potrebbe non solo far rinascere le zone colpite dal sisma, ma anche fungere da volano per far ripartire il comparto delle costruzioni, il più in crisi di tutto il sistema. Dopo gli interventi di saluto delle autorità presentate dal direttore di CNA Enrica Gambazza – il prefetto Antonino Puglisi, il presidente della provincia Massimo Trespidi che ha annunciato, dal palco di CNA, la convocazione degli Stati Generali del territorio piacentino nei primi mesi del 2013, del sindaco Paolo Dosi e del presidente della Camera di Commercio, Giuseppem Parenti – è toccato al presidente nazionale di CNA, Ivan Malavasi, tirare le conclusioni dell’Assemblea. “L’Italia soffre per il suo stato di dissesto finanziario – ha detto Malavasi – con un debito pubblico di quasi 2.000 miliardi. Ritengo sbagliato, come si sta facendo, mettere mano a questo problema continuando ad aumentare la pressione fiscale; così si img 31318 46813danneggiano tutti i cittadini ma soprattutto le imprese a cui si toglie competitività e posti di lavoro. Il debito va ridotto con la cessione del patrimonio non strategico dello Stato, beni mal gestiti che oltre a non portare risorse aumentano ulteriormente la spesa. Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale del nostro sistema produttivo; si parla tanto dei potenziali disoccupati dell’Ilva, ed è giusto trovare soluzioni per salvare l’occupazione e l’azienda, ma nessuno ha fatto caso ai centomila posti di lavoro persi nel mondo dell’artigianato nel trimestre luglio-settembre di quest’anno. Così non si va avanti, ma come ci consiglia il tema dell’Assemblea cerchiamo di continuare pensando ai giovani e al loro futuro”.

Piacenzasera 04/12/2012