La preoccupazione di Dario Costantini presidente della Cna

Arriverà giovedì prossimo in Conferenza Unificata il decreto sul riordino e l’accorpamento delle Province. «C’è un confronto parlamentare aperto, ma in prospettiva ci sarà un modello di governance senza giunte », ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. «Dal confronto con il Parlamento mi attendo utili suggerimenti sul periodo transitorio, con riferimento al problema dei consiglieri delegati e della sopravvivenza delle giunte, seppure in maniera ridotta». L’abolizione delle giunte provinciali a partire dal primo gennaio non piace per niente al presidente di Forlì Cesena, Massimo Bulbi (Pd), che ha deciso di far lavorare lo stesso i propri assessori. Non più come assessori, ma come consulenti esterni a titolo gratuito. Nel caos generale, le associazioni di categoria restano preoccupate. «Il fatto è che siamo di fronte a un processo iniziato troppo velocemente e proseguito in modo ancora più rapido – dice Dario Costantini presidente della Cna -. Ora, sulle Camere di Commercio ed eventuali accorpamenti l’iter sembra essersi rallentato, ma rimane, come imprenditori, un sentimento forte: quello cioè secondo cui la spesa pubblica debba essere ridotta una volta per tutte, in modo deciso, meno confusionario. Così non va. Partiamo dal riordino delle Province, poi si avrà quello degli altri ordini, basti pensare alle preoccupazioni sollevate dai medici nei giorni scorsi. Vorrei dire solo di stare attenti, perché da questi percorsi non si torna indietro. Il nostro territorio, di certo, non può permettersi di diventare dal giorno alla notte di “serie b”, perché si è deciso che alcune province fossero meritevoli di esistere e altre no». E sul referendum. «Anche in questo caso, non possiamo stare tranquilli. Il cambio di regione, in termini burocratici, non sarà affatto semplice per le aziende » conclude Costantini.

Libertà 13/11/2012