Con una biciclettata ricordato anche l’impegno di Luigi Galletti

La “Cesare Pozzo”e “Progetto Vita”hanno organizzato l’evento amatoriale in memoria di un attivista della cardio-protezione

sull argine pedalandoPiacenza – Luigi Galletti sapeva bene quanto fosse importante sensibilizzare alla diffusione e all’utilizzo del defibrillatore. Lo aveva provato sulla sua pelle, in quella calda giornata di maggio di undici anni fa in cui tutto avrebbe potuto fermarsi insieme al suo cuore: una pedalata in compagnia di un amico, un dolore improvviso, l’attacco cardiaco e l’arrivo provvidenziale (nel vero senso della parola) di un defibrillatore. La scarica e la salvezza. Il ritorno alla vita, alla moglie e alla figlia che fra l’altro all’epoca già era a conoscenza dell’importanza dell’uso dei defibrillatori, grazie a uno degli innumerevoli corsi che “Progetto Vita” ha organizzato in questi anni nelle scuole e che hanno alzato la sensibilità sul problema della cardio- protezione.
Oggi Luigi Galletti non c’è più, ma il suo cuore continua a battere: lo ha fatto anche ieri mattina in quella che a tutti gli effetti è parsa la conclusione migliore di “Arginiamo il Cuore”, manifestazione che sabato ha visto la
Cna donare e installare tre defibrillatori sull’argine del Po, in quei quasi quattro chilometri che separano Camposanto Vecchio dallo Scalo Po del Genio Pontieri.
La Società Nazionale di Mutuo Soccorso “Cesare Pozzo”, in collaborazione con “Progetto Vita”, ha infatti organizzato ieri mattina una biciclettata amatoriale per ricordare l’impegno di chi, come Galletti, all’associazione e alla necessità di fare di Piacenza la città più cardioprotetta d’Europa ci ha creduto fin dall’inizio: alla presenza dei presidenti di “Progetto Vita” e
Cna Daniela Aschieri e
Dario Costantini, dell’assessore Andrea Paparo, di Palmiro Malacalza del Mutuo Soccorso e della vedova di Galletti Ettorina Modenesi, un nutrito gruppo di piacentini si è dato appuntamento davanti alla chiesa di Camposanto Vecchio e da lì è arrivato fino allo scalo del Genio Pontieri, salvo poi fare ritorno presso il Villaggio del Cuore. Lì, ad attendere gli improvvisati corridori sulle due ruote, ci hanno pensato gli stand della Polizia Municipale e delle Poste Italiane (con l’annullo filatelico realizzato appositamente per “Arginiamo il Cuore”) e i volontari che hanno allestito un piccolo rinfresco per rifocillare i “Bartali ad ca’ nossa”.
«Luigi amava la bicicletta e spesso capitava che passassimo sull’argine per andare da Sant’Antonio a Mortizza» ha ricordato la signora Modenesi, «allo stesso modo amava Progetto Vita, ci credeva e partecipava attivamente alle iniziative dell’associazione: sapeva bene quanto fosse importante sensibilizzare più persone possibile all’uso del defibrillatore e credo che oggi sarebbe soddisfatto di vedere quanti sono quelli che si sono impegnati in questo progetto».

In effetti la manifestazione “Arginiamo il Cuore” ha messo sotto i riflettori l’impegno di una città che al suo cuore ci tiene e lo dimostra con un’attenzione e una generosità che hanno pochi emuli: in questi anni “Progetto Vita” ha saputo convincere tutti della bontà e dell’importanza della sua attività, coinvolgendo grandi e piccini, imprese e scuole, istituzioni e semplici cittadini nella convinzione che anche una sola vita salvata, come quella di Galletti, giustifichi tanto impegno.

Libertà 23/04/2012