Università, associazioni di categoria e istituzioni unite in un incontro sull’economia sostenibile

Fare rete per garantire un’economia sostenibile dal punto di vista ambientale per tutto il territorio. Sarà questo il progetto attorno al quale ruoterà il whorkshop “Un Cluster di Blue Economy per lo sviluppo territoriale. Dall’idea al progetto” che si terrà il prossimo 5 giugno dalle 15 alle 18 nella sala riunioni della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza.

Un incontro che verrà introdotto dai saluti della preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza Anna Maria Fellegara e vedrà gli interventi di Luigi Bistagnino, docente del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e di Fabrizio Conicella, responsabile del Business Development di Bioindustry Park di Ivrea. A seguire ci sarà un dibattito introdotto da Stefania Bassi, Blue Economy Consulting del Laboratorio di Economia Locale (LEL), al quale parteciperanno alcuni esponenti delle istituzioni e del panorama produttivo locale: Giuseppe Parenti (Camera di Commercio), Giovanni Rebecchi (Associazione Industriali), Carlo Tagliaferri (Selta), Maurizio Tarasconi (Piacenza Intermodale), Giancarlo Pedretti (caseificio Stallone), Francesco Milza (Confcooperative), Dario Costantini (Cna), Christian Camisa (Confapi), Eugenio Bertolini (Iren), Betty Ferrari (Tecnoborgo), Michele Monno (Musp), Stefano Consonni (Leap), Patricia Ferro (Blue Economy Consulting – Kyoto Club) e gli assessori allo sviluppo economico di Comune e Provincia Francesco Timpano e Patrizia Barbieri. Coordineranno e concluderanno Enrico Ciciotti del LEL ed Ettore Capri di Opera, Facoltà di Agraria della Cattolica di Piacenza.

Organizzato da LEL, Cattolica e Opera con la collaborazione del Musp, il workshop sarà un importante trampolino di lancio per un nuovo processo produttivo che si baserà sulla blue economy. Come ha infatti spiegato la Bassi, che ieri mattina ha presentato l’evento insieme a Timpano, Monno, Ciciotti e la Ferro, «si tratta di un’economia di sistema che garantisce la sostenibilità ambientale. Ma per renderla realtà occorre appunto un “cluster”, ovvero una rete di realtà che mettano insieme risorse e ricerca con l’obiettivo di creare nuovi filoni produttivi e posti di lavoro». Una di queste realtà è il Musp di Michele Monno, che ha definito il progetto «difficile ma giusto, il Paese sta andando in questa direzione e noi ci dobbiamo adeguare con le tecnologie che abbiamo a disposizione». Con il sostegno del Comune, ha aggiunto Timpano, «perché questa rete ci consentirà di creare sviluppo senza impattare sull’ambiente ed a recuperare materiali di scarto o a gestire meglio i rifiuti. Il Musp lo sta già facendo, il LEL ed Opera stanno investendo molto, è giunto il momento di metterci insieme e lavorare per il futuro». 

Libertà del 30/05/2013