Le intense piogge che sono in corso da martedì in Emilia-Romagna hanno causato almeno nove morti nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Ci sono anche alcune persone disperse, ma non si sa ancora quante con precisione. La nostra regione è, di nuovo, ferita in modo profondo.
Per fare una prima ricognizione con le parti sociali, nel tardo pomeriggio di ieri la Regione Emilia-Romagna ha convocato tutte le organizzazione di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori. Oltre al Presidente Bonaccini e al Sottosegretario Baruffi erano presenti gli Assessori Calvano, Colla, Corsini, Mammi.
L’incontro è stato aperto dal Presidente Bonaccini che ha portato ai presenti gli ultimi aggiornamenti dopo i sopralluoghi svolti e l’interlocuzione con la protezione civile, i Ministri e i sottosegretari competenti. Bonaccini ha ricordato che “in alcune zone è piovuto oltre 300 mm, il doppio rispetto quanto accaduto durante l’evento atmosferico del 2-3 maggio. La terra non riesce più ad assorbire acqua e tutto va a scaricarsi sui fiumi che a loro volta non riescono a scaricare verso il mare a causa delle mareggiate che contribuiscono, al contrario, ad innalzarne il livello. A 11 anni di distanza da un evento che ha gravemente colpito l’Emilia oggi ci troviamo davanti ad un altro terremoto che ha provocato un danno enorme, questa volta ferendo prevalentemente la parte orientale della Regione”.
Il Sottosegretario Davide Baruffi si è soffermato in particolare su tre priorità. La prima è quella di rimettere in sicurezza, nel più beve tempo possibile, le comunità, il territorio e le attività produttive. La seconda è quella di definire un piano di ristori economici, sia per le famiglie che per le imprese, un piano che sia all’altezza della situazione. La terza è affrontare un piano della ricostruzione che tenga conto delle infrastrutture da ripristinare e della messa in sicurezza del territorio. Per fare questo occorrono risorse straordinarie, dato che si sta affrontando una situazione complessa e gravissima, che ha avuto origine già ai primi di maggio, con danni da maltempo stimabili in quasi un miliardo di euro solo in quella fase. A cui aggiungere i nuovi, ingentissimi.
Per un rapido ripristino della attività produttive la Regione ha già avviato una interlocuzione per verificare la possibilità di derogare alle norme europee sugli ‘aiuti di Stato’: un regime non stringente, è stato sottolineato, sarebbe fondamentale per accelerare il ripristino delle infrastrutture produttive.
Dopo gli interventi degli Assessori, che hanno portato con ulteriori aggiornamenti ed esperienze, si è aperto il dibattito.
Nel suo intervento, il Presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini ha voluto portare all’attenzione della Giunta regionale e dei presenti il sentimento di grande preoccupazione e di incertezza, la paura per gli scenari che ci circondano e per il futuro, aggiungendo: “Questo è il momento più importante in cui occorre essere organizzati e coesi per gestire bene sia la fase più stringente dell’emergenza, sia quella successiva del ripristino e della ripartenza. La nostra Confederazione, oltre a mantenere un costante contatto con le istituzioni e gli enti locali, ha subito costituito una Task Force attivando i direttori e le competenze territoriali delle nostre CNA coinvolte dall’emergenza, allo scopo di monitorare in tempo reale l’evolvere della situazione e il suo impatto sul mondo produttivo, di diffondere informazioni certe e di coordinare le conseguenti azioni. In questa delicata fase, ho chiesto alla Regione l’attivazione immediata di un Tavolo Permanente per allineare, con frequenza anche quotidiana se necessario, tutti gli interlocutori e consentire una totale condivisione delle informazioni e delle direttive. Le informazioni, specialmente nei momenti di crisi, sono preziose per costruire “consapevolezza”. Infatti, notizie certe sullo stato dell’emergenza e sulle scelte strategiche che saremo chiamati a compiere hanno un grande impatto sul nostro sistema, sia rispetto tutti i nostri territori che rispetto i nostro interlocutori nazionali”.
Conclude Cavini: “Abbiamo trovato grande condivisone nel metodo proposto e nelle parole con cui l’Assessore Colla ha chiuso l‘incontro. Innanzi tutto, partendo dalla redazione un documento comune che rappresenterà anche il nostro metodo di lavoro insieme. Un documento capace di organizzare le attività e gli aspetti che caratterizzeranno tutte le fasi dell’emergenza e della ricostruzione e che diventerà, così, un vero e proprio protocollo da condividere anche con tuti gli interlocutori istituzionali quali Sindaci e Presidenti delle Provincie per il prezioso contributo che saranno chiamati a dare. Inoltre, confermando la nostra sollecitazione, procedendo rapidamente all’attivazione di una Task Force permanente con tutti i componenti del Patto per il lavoro e per il clima, con l’obiettivo di non farne soltanto un organismo regionale ma invitando anche tutti i componenti del tavolo ad attivare gruppi locali per la gestione dell’emergenza”.