Facebook per i negozi di abbigliamento, Linkedin per le aziende di meccanica

Facebook per i negozi di abbigliamento, Linkedin per le aziende di meccanica. Ogni impresa ha il suo social network, la “mano in più” che le permette di farsi conoscere a livello internazionale. È tutto un mondo da scoprire e una vera opportunità da sfruttare quella offerta dal cosiddetto Digital Marketing, argomento che è stato al centro del workshop per le piccole e medie imprese locali organizzato dal CEPI (Consorzio Esportatori Piacentini) in collaborazione Ecipar e CNA di Piacenza. “Digital Marketing per le PMI” il titolo dell’incontro, tenuto ieri pomeriggio nella sede del CNA di via Coppalati, che si è svolto con l’obiettivo di mettere a confronto le diverse esperienze di aziende con esercitazioni ed esempi concreti, in modo da fornire ai partecipanti gli strumenti utili per comprendere come sfruttare al meglio il web e i social media. Lo scopo è di essere più visibili online posizionando al meglio i siti web nei risultati dei motori di ricerca, impostando campagne promozionali e definendo e migliorando la strategia sui social media (blog, social network e micro blog). “Esistono diversi metodi che una qualsiasi impresa può utilizzare per rendere più visibile il proprio operato in rete, il mezzo che al giorno d’oggi si usa per farsi conoscere in tutto il mondo”, ha infatti spiegato Stefano Galli, il consulente specializzato in marketing strategico, operativo e web che ha condotto il workshop di ieri pomeriggio. I più diffusi sono ovviamente i social come Facebook o Linkedin, ma ogni realtà deve saper scegliere qual è il più adatto al proprio scopo. “Se parliamo di business riferito ai clienti diretti, per esempio un negozio di abbigliamento o che opera nel campo della moda e che vuole intercettare il consumatore – ha aggiunto Galli – il migliore è Facebook perché ti mette in contatto con tantissime persone. Se invece il discorso vira sul business to business, specifico di altre aziende come quelle di meccanica perché rivolte ai fornitori, allora ci si deve iscrivere su Linkedin”. L’aspetto importante, che le nostre imprese devono tenere a mente, è che essere in rete è ormai indispensabile. “Non è ovviamente la panacea di tutti i mali – il commento di Galli – ma è una mano in più, una risorsa aggiuntiva che fa fare un salto di qualità al proprio business. Ed è molto migliore rispetto alla partecipazione alle fiere, che va comunque considerato, ma che ormai è molto costoso e superato, mentre i social sono indubbiamente più economici e garantiscono maggiore ritorno”. Gabriele Faravelli

Libertà del 01/07/2014